Stefano Finco di Armare Ropes: "tutto il sartiame del GS 48 Race pesa meno di 17 kg"

Stefano Finco di Armare Ropes ci racconta come è stato prodotto il sartiame in Pbo e le cime del nuovo Grand Soleil 48 Race. Materiali tecnologici e il lavoro in team con il cantiere ha permesso di risparmiare molto peso, fondamentale per una barca da regata
Azienda friulana di San Giorgio di Nogaro (UD), Armare Ropes è stata fondata nel 1997 da Stefano Finco, che ha saputo unire la tradizione familiare nella produzione di cordami con la sua passione per il mondo del rigging. Oggi l’azienda non ha più una dimensione artigianale e ha allargato i suoi orizzonti a tutto il mondo, grazie anche alla vincente collaborazione con il team Emirates Team New Zealand in occasione dell’utlima edizione della Coppa America a Bermuda. L’azienda ha oggi 25 dipendenti e una superficie di oltre 2.500 mq con 1.000 mq di magazzini e uffici anche a Lavagna (GE). Oltre a produrre cordami e sartiame, Armare Ropes distribuisce diversi produttori di attrezzatura di coperta con il brand Special Rig.
“La Coppa è stata sicuramente un’ottima trampolino di lancio – ci racconta Stefano Finco – e ci ha dato l’occasione di cresce e sviluppare ulteriormente i nostri prodotti. Ora stiamo cercando di continuare questa collaborazione e credo ci siano tutti i presupposti per andare avanti”.

Armare Ropes ha inoltre armato diverse barche importanti, tra cui il primo Grand Soleil 48 Race degli armatori Sergio Taccheo e Oriana Perco. La barca è stata nominata nella categoria Performance Cruiser dell’European Yacht of the Year e noi l’abbiamo già provata in occasione delle prove per l’EYOTY a Port Ginesta, a Barcellona.
Veronica Bottasini, il progettista Marco Lostuzzi, Raffaele Burgio e il giornalista austriaco Roland Duller durante la prova della barca.

Sartie in PBO e cime in Dyneema SK78 o SK99

«L’armatore aveva le idee chiare sull’obiettivo da raggiungere in termini di prestazioni e peso della barca – spiega Stefano Finco – e abbiamo trovato insieme ai progettista della barca e ai tecnici di Cantiere del Pardo i prodotti ideali per le migliori prestazioni possibili in termini di peso e resistenza dei materiali. Il tutto è stato poi armonizzato con Hall Spars, il produttore dell’albero di carbonio. Il 48 Race ha cavi compatti e leggeri in PBO, tutto il sartiame fisso della barca pesa meno di 17 kg, se fosse stato in tondino sarebbe pesato sette o otto volte di più. La differenza con il tondino è solo il peso, i cavi in PBO hanno lo stesso allungamento, ma sono più leggeri e hanno un carico rottura quasi doppio. Questa riduzione di peso ha permesso di aumentare l’altezza dell’albero e quindi la superficie velica. Per il cordame abbiamo adattato le nostre cime a winch, stopper e pulegge.

Un’operazione che permette di evitare disfunzioni capaci di rovinare le cime stesse o l’attrezzatura. Una drizza che si rovina e non permette di ammainare una randa con tempo cattivo è pericolosa. L’armatore aveva bisogno di prodotti stabili dal punto di vista allungamento con carichi elevati e diametri sottili. Le cime sono state dimensionate per ottenere il minor peso possibile. Le anime sono in doppia treccia di Dyneema SK99 o SK78 prestirato e trattato con resina poliuretanica. Per le calze abbiamo usato diverse miscele a seconda dell’utilizzo: Technora, Dyneema, Kevlar o Poliestere. Quando serve grip e durata si preferisce il Technora, quando serve resistenza a frizione e calore si sceglie il Kevlar. Tutte le cime pesano meno di 35 kg: rispetto a cime tradizionali il risparmio è di circa il 50 per cento».


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