Apreamare 45 prova in mare: come va, pregi e difetti

La tradizione nella sua espressione più raffinata. Ovvero Apreamare Gozzo 45, ultima creazione del cantiere partenopeo che qualificare come walkaround è riduttivo. Perché questo modello, nelle intenzioni di Cataldo Aprea, vuole soprattutto essere l’interpretazione più elegante e moderna di un genere di scafo mediterraneo. Lo fa unendo la tradizione di un’imbarcazione dal comportamento marino a prestazioni concorrenziali nel suo settore, che garantisce il massimo della qualità della vita a bordo e concilia le esigenze di spazio con le linee di una barca classica. Insomma uno scafo tutto nuovo per il cantiere, con il cuore antico ma modernissimo nell’utilizzo in acqua, in grado di conquistare un ruolo da protagonista nell’ambito di un settore vivace e ricco di proposte interessanti. Al di là di stile e raffinatezza, questo Gozzo 45 si fa proprio notare per lo spazio in coperta, priva di dislivelli, ed anche per gli interni che, soprattutto in rapporto alle dimensioni dello scafo, offrono una sorprendente ampiezza. E le prospettive commerciali sono positive. «Sono molto soddisfatto di questo nuovo 45 – ammette Cataldo Aprea –. La produzione del prossimo anno (2023, ndr) è già tutta venduta, sono sei unità». Un successo, quindi, legato anche alla politica del cantiere. «Siamo sempre di animo artigianale – spiega – e per questo aperti alla personalizzazione sia nelle scelte cromatiche esterne che per quanto riguarda il layout, a due o tre cabine».

Una barca classica in grado di competere con quelle più moderne. Questo 45 ne vanta la prova concreta sfiorando i 30 nodi di massima pur con il peso di ben nove persone a bordo e con serbatoi di carburante e acqua al 90 per cento circa durante la prova. Una prestazione che può soddisfare i patiti della velocità ma che si coniuga con un ammirevole comportamento in mare. Per l’occasione non ci sono onde nel golfo di Cannes, non rimane che causarne di artificiali: su queste piccole forse ma molto ripide l’Apreamare non fa una piega confermando le intrinseche qualità della carena concepita da Umberto Tagliavini. L’opera viva segnata da un V profonda non dà segni di sbattimenti ma passa con morbida sicurezza quasi senza darne segnali ai passeggeri. Anche le prestazioni “pure” in termini di accelerazione sono interessanti: da fermi alla planata non si impiegano più di 15 secondi a 16 nodi e al regime di 1.900 giri dei due Cummins da 600 cavalli ciascuno. Dati notevoli per uno scafo non certo nato per correre ma per vivere il mare al massimo del piacere, il che si può tradurre in una velocità di crociera attorno ai 24 nodi al regime di 2.500 giri. La virata conferma il livello qualitativo della carena e il buon “lavoro” della trasmissione in linea d’asse e delle due eliche a cinque pale: scarso sbandamento, neppure il lontano sospetto di un’eventuale cavitazione e, per il timoniere, soprattutto una grande impressione di sicurezza e controllo su uno scafo con un ridotto raggio di virata. In effetti la ruota del timone risulta non troppo rigida e neppure troppo morbida o arrendevole ma con il giusto compromesso che offre al pilota l’adeguato senso di padronanza. Per quanto riguarda un altro dei parametri interessante in ambito navigazione, da notare la sicura stabilità di rotta, già preventivabile dal tipo di trasmissione e dalle due eliche.
A poppa una plancia di generose dimensioni invita a gettarsi in acqua e facilita la risalita con la classica scaletta inox. Il pozzetto, addossato allo specchio di poppa, offre un solarium doppio, seguito da un divano ad U servito da un tavolino abbassabile posizionato in una bella superficie libera segnata dall’eleganza del teak. Poi, disposto per baglio, un blocco cucina dotato di piano a induzione e, sulla sinistra, un lavello che offre un frigo sottostante da 90 litri. Uno sportiveggiante t-top rigido protegge la consolle sulla destra e l’ingresso alla zona notte al centro. Ai lati della timoneria, un passavanti comodo e sicuro grazie ad un’impavesata alta il giusto che conduce all’area prodiera. Qui il tetto della tuga ospita un generoso solarium a due posti mentre l’estrema prua permette operazioni di ancoraggio senza disturbare gli amanti del sole.

I quattro gradini della discesa immettono negli ambienti della zona notte segnati soprattutto dalla luminosità. Non soltanto grazie alla luce che filtra dalle estese finestrature della tuga ma anche in particolar modo dalla scelta dei colori degli arredi e dalle altezze dei locali. Il legno di rovere sbiancato ed il rovere grigio, infatti, conquistano il dominio degli interni di questo 45 e, insieme alle generose altezze, li rendono confortevoli. Verso poppa sulla destra si accede ad una cabina con letto matrimoniale disposto per chiglia che a fianco ad un posto notte adatto ad un bimbo, a sinistra, invece, il locale toilette. Proseguendo verso prua sulla sinistra è collocato un divanetto e il blocco con il frigorifero, un piccolo salotttino in cui ritrovarsi nelle ore più calde o quando il meteo gira al brutto. Di fronte, sulla destra, la toilette con doccia separata che è funzionale alla cabina armatoriale. La prua, invece, è concepita come un open space e accoglie un letto matrimoniale destinato all’armatore, che verso la testata del letto dispone di due vani per lato in cui appoggiare libri ed effetti personali.

Lunghezza f.t. m 14,70
Lunghezza al galleggiamento m 12,55
Larghezza m 4,70
Pescaggio m 1,20
Dislocamento kg 19.000
Serbatoio carburante lt 1.600
Serbatoio acqua dolcelt 350
Serbatoio acque nere lt 77
Motori 2 x Cummins QSC 8.3, cv 600
Trasmissione linea d’asse
Progetto Cataldo Aprea, Too Design
e Ufficio Tecnico Apreamare
Omologazione CE cat. B

Note: mare calmo, vento assente, acqua 300 lt,
carburante 1.200 lt, 9 persone a bordo

Prezzo listino da 680.000 euro
IVA esclusa, prezzo base, franco cantiere

CANTIERE

Cantiere Nautico Apreamare, Torre Annunziata (NA)
Tel. 081 5378411 www.apreamare.it

DEALER ESCLUSIVO

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