Comuzzi c32 prova in mare: come va, pregi e difetti

Sportivo ed elegante, il nuovo daysailer progettato da Alessandro Comuzzi si distingue per prestazioni e facilità di gestione. Costruito in sandwich di pvc e infusione, è disponibile in tre differenti versioni: Sport, Weekender e Custom

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Con due menzioni d’onore al premio Compasso d’Oro ADI, nel 2016 e poi nel 2018, un premio Barca dell’Anno di Vela e Motore nel 2016, una produzione di barche a vela che si sposta dalla costruzione in legno a quella in composito, Alessandro Comuzzi, oltre ad essere il titolare dell’omonimo studio di progettazione nautica, è anche fondatore di Comuzzi Yachts.

La produzione in serie di questo recente marchio si basa per ora sul Comuzzi 32 e le sue declinazioni; si tratta di un daysailer molto elegante e veloce proposto con tre allestimenti base di coperta e diversi accessori che ne fanno un abito sartoriale che il progettista cuce intorno alle esigenze dell’armatore. In ognuna delle varianti, inoltre, non manca un minimo di distribuzione interna, un ricovero minimale ma ben studiato.


Il Comuzzi 32 è costruito con la tecnologia dell’infusione, in sandwich con pelli in fibre di vetro e anima in pvc; è pensato per offrire un utilizzo semplice e intuitivo, le sue linee d’acqua, il piano velico e le appendici sono disegnate per offrire eccellenti prestazioni, efficienza in manovra e competitività in regata. Peso e larghezza contenuti rendono questa barca facilmente carrellabile e trasportabile.

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Superficie bagnata contenuta

Lo scafo lungo 9,70 metri e largo solo 2,50 metri ha linee affusolate, la cui eleganza è accentuata da un bordo libero basso incoronato da uno smusso che percorre tutto il bordo di falchetta.


La caduta prodiera verticale e le forme di carena con le uscite poppiere svasate costruiscono un’impronta in acqua che mantiene una certa simmetria all’aumentare dello sbandamento e, soprattutto, garantisce una superficie immersa contenuta a bassi angoli di sbandamento. Il risultato di questo lavoro è eccellente e determina un modo di navigare dolce ed equilibrato: questo 32 piedi ha un comportamento sempre docile, pur rimanendo molto sensibile alle regolazioni e agli spostamenti dei pesi.


Il piano velico frazionato prevede un albero in alluminio sostenuto da una coppia di crocette acquartierate e paterazzo con tensionamento a paranco. Il fiocco autovirante sposa bene il concetto di daysailer sportivo, ma si può optare per un fiocco a sovrapposizione con relative rotaie tradizionali; sul bompresso controventato si possono armare gennaker e Code 0. A completare un quadro di eccellente coerenza progettuale, ci sono una superficie velica generosa insieme ad appendici allungate e profonde, con una zavorra che rappresenta la metà del peso totale della barca.


Il piano di coperta è privo di sovrastruttura, una soluzione che permette a Comuzzi di sfruttare una maggior flessibilità progettuale nell’adattare il disegno del ponte e del pozzetto a specifiche esigenze degli armatori.


Di fatto, la versione messa a punto per l’esemplare in prova ci è davvero piaciuta: sedute ampie e comode, manovre a portata di mano, ma con una distribuzione che permette di sfruttarle anche in regata. Le posizioni dell’equipaggio sono ben studiate sia ergonomicamente, sia al fine di concentrare i pesi nella zona centrale del pozzetto; sono allo studio dei nuovi puntapiedi che dovranno garantire il corretto appoggio anche a barca molto sbandata.


Ci sono solo due winch per manovrare gennaker, drizze e scotta del fiocco autovirante, mentre la scotta della randa su paranco e i rinvii per la regolazione del carrello sono a portata di mano del timoniere.


È già in costruzione una versione Sport con disposizione di coperta dalla vocazione più corsaiola, che vede sparire le panche di poppa lasciando il timoniere seduto sul bordo della falchetta. Sulla versione Weekender, invece, compare un accenno di tughetta che semplifica l’accessibilità e la vivibilità interna.


Nonostante murate basse e un pozzetto che si allunga fin quasi all’albero, sottocoperta c’è un vero e proprio allestimento, con tanto di paiolo in legno, un mini lavabo, un piccolo frigorifero e, volendo, anche un wc chimico. Le cuccette non sono per nulla piccole e consentono di rimanere comodamente sdraiati anche alle persone più alte.
Infine, l’entrobordo Lombardini con sail drive da 13 cavalli si fa apprezzare per vibrazioni e rumorosità contenute.

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A 10 nodi con il gennaker

Abbiamo navigato su questo 32 piedi insieme al progettista Alessandro Comuzzi nelle acque di Lignano Sabbiadoro (UD), in una giornata con mare increspato e vento ben disteso che ha soffiato da 7 fino a 9 nodi, condizioni che hanno messo in risalto tutte le sue qualità dinamiche.


Le linee d’acqua dimostrano un ottimo equilibrio, con forme che privilegiano sbandamenti fino a 20 gradi, assetto che vede anche lavorare al meglio le appendici nelle navigazioni di bolina. Lo scafo fende l’acqua senza esitazione, con movimenti fluidi senza mai divenire nervoso, neppure al crescere della velocità e dello sbandamento; non si percepiscono mai sforzi o tensioni particolari sulla barra del timone e il controllo è sempre perfetto, merito anche di un centraggio delle superfici ben fatto e di una pala del timone di dimensioni corrette.


Di bolina la barca è veloce, raggiunge la sua velocità di carena anche con poca aria e riesce a navigare stretta al vento con uno scarroccio contenuto e un beccheggio sull’onda ben frenato. Al timone rimane sempre dolcemente orziera trasmettendo un’ottima percezione delle pressioni sulla pala.


Issando il gennaker da quasi 100 metri quadrati, con una brezza di 11 nodi, si naviga a 9 nodi, toccando anche punte di 10 nodi: velocità notevoli, tanto più che tutto è sempre sotto controllo regalando una sensazione di sicurezza che abbiamo apprezzato.


È una barca ben bilanciata in tutte le andature, è sensibile alle regolazioni e quindi in grado di premiare chi la riesce a portare meglio, è facile e intuitiva, sempre divertente. Le manovre si fanno con semplicità e le risposte ai comandi sono quasi istantanee; grazie al fiocco autovirante, si cambia di mura senza coinvolgere nessuno dell’equipaggio, sia virando che strambando.

SCHEDA TECNICA

Lunghezza f.t. m 10,95

Lunghezza scafo m 9,70
Baglio m 2,50
Pescaggio std/opt m 2,20/1,80
Dislocamento a vuoto kg 2.200
Superficie randa mq 32
Superficie fiocco mq 27
Superficie gennaker mq 98
Serbatoio Carburante lt 42
Motore Lombardini cv 13
Omologazione CE categoria B
Progetto Alessandro Comuzzi

Prezzo listino da 110.0 00 euro

IVA esclusa versione standard

CANTIERE

Comuzzi Yachts, Pozzuolo del Friuli (UD)

www.comuzziyachts.com

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