Vita Seal prova in mare: come va, pregi e difetti

La semplicità di un gommone, unita alla robustezza dell’alluminio, con cui è costruita la chiglia, e al piacere di navigare nel silenzio, in elettrico, a velocità interessanti. Vita Seal, ammiraglia della gamma di rib elettrici di Vita Yachts disegnata da Borromeo De Silva, è un gommone nato per il diporto privato, ma anche ristoranti e resort di lusso che vogliono offrire un’experience ai loro ospiti (o necessitano di un transfer dalla terraferma a un’isola). Esiste anche una versione da lavoro, destinata a marina e parchi naturalistici, che necessitano di un’unità per sorvegliare le proprie acque.

La prua è sgombra e la prima seduta che incontriamo è quella davanti all’avveniristica consolle a centro barca, servita da un doppio divanetto per pilota e copilota. A poppa, un prendisole con due chaise-longue e uno spazio centrale, affiancato da due pedane rivestite in teak sintetico (come la coperta e la plancia poppiera), che portano alla spiaggetta, consentendo il passaggio per l’imbarco e lo sbarco senza calpestare la cuscineria. Tanti e robusti i tientibene per i passeggeri che, in caso di utilizzo come transfer, potrebbero non essere avvezzi alla navigazione. Chi invece è alla ricerca della tintarella troverà il suo spazio ideale. Volendo è possibile installare un tavolino; i colori di tubolari e cuscineria sono personalizzabili.

I primi modelli di Vita Seal montano un piede poppiero Mercury, ma presto arriverà quello prodotto dall’azienda, insieme a un software in via di sviluppo che permetterà di gestire ancora meglio ricarica e autonomia. Il motore montato ha una potenza massima di 140 kW – 200 cv, mentre per le batterie è possibile scegliere tra quelle da 63 kWh oppure da 126 kWh (optional). In corrente continua, con la ricarica rapida di Aqua superPower, la batteria passa dal 20 al 70% di carica in mezz’ora e al 100% in un’ora. Vita ha previsto uno stacco di sicurezza wireless, che si indossa come un orologio: la pressione prolungata determina l’accensione del motore, che si spegnerà immediatamente se il bracciale si allontana oltre una certa distanza dalla plancia.

Al regime massimo di 4.750 rpm, senza toccare il trim, abbiamo raggiunto i 27,6 nodi. Regolando il piede poppiero, non solo abbiamo guadagnato un nodo di velocità, ma il rumore, per quanto debole, del motore è calato parecchio. Il gommone è rimasto asciutto e ad ogni andatura ha dimostrato di mantenere la rotta, anche con virate strette e improvvise. L’impatto con le onde è molto morbido, attutito da uno scafo e dai tubolari che, insieme, danno un’idea di robustezza e sicurezza. L’accelerata è poderosa ma non violenta. In 5,5 miglia percorse a regimi sostenuti abbiamo consumato il 35% della batteria. Alla velocità di 20 nodi si ha un’autonomia di due ore di navigazione. Ma in caso di impiego professionale, come gommone per attività portuali, una ricarica può durare diverse ore.

PRESTAZIONI

Note: 4 persone a bordo, partenza con batteria al 96% di carica

SCHEDA TECNICA

Lunghezza f.t. m 7,20
Larghezza m 2,50
Pescaggio m 0,45
Dislocamento a vuoto kg 1.550
Costruzione alluminio
Motore (potenza max) kW 140 – cv 200
Motore (potenza continua) kW 95 – cv 125
Batterie kWh 63 (ioni di litio)
Omologazione CE categoria C/8
Progetto Vita Yachts/BorromeoDeSilva

Prezzo di listino: a partire da 170.000 euro

Versione con pacco batterie da 63 kWh

INDIRIZZI

Vita Yachts Ltd – www.vita-power.com

In Italia: Zona industriale 30/A - Varese