Swan overshadow prova in mare: come va, pregi e difetti

Il secondo modello a motore di Nautor Swan aumenta gli spazi a bordo per la convivialità e per la notte, confermando una carena che non teme nulla e raggiunge velocità interessanti

1/12

OverShadow è il secondo modello a motore di Nautor Swan, cantiere finlandese famoso nel mondo per la qualità indiscussa delle sue barche a vela, che ha saputo portare anche a bordo della gamma power, destinata a crescere ulteriormente verso l’alto con i 75 piedi (23 metri) di Swan Arrow.

Rispetto al gemello con fuoribordo Nautor Shadow, OverShadow offre maggiori spazi in cabina e in coperta, per crociere più lunghe e una migliore abitabilità a bordo. Il nome deriva dal fatto che è una chaseboat perfetta, la barca ombra che ogni armatore vorrebbe per il suo megayacht, ma che svolge egregiamente anche il ruolo di daycruiser o weekender.

1/15

TANTO SPAZIO IN PIÙ

Da fuori le linee sono filanti e sportive e promettono prestazioni interessanti e divertenti. La prima sensazione saliti a bordo è quella della qualità costruttiva. Il capodibanda in teak è molto profondo, anche perché deve fungere da passavanti per raggiungere la prua sgombra, da adibire a prendisole per almeno tre persone grazie alla cuscineria. La coda della murata è tronca e termina con lo stesso spigolo del ClubSwan 50, a ricordare la vocazione velica del cantiere. All’estrema poppa troviamo una plancia idraulica larga quasi 4 metri che può stare in tre posizioni: neutra, in acqua per la risalita dopo il bagno, o rialzata per agevolare lo sbarco in banchina. La cala di poppa è occupata da un prendisole da oltre due metri che copre la sala macchine, facilmente ispezionabile grazie all’accesso sui due passavanti simmetrici. La motorizzazione entrobordo ha fatto perdere la possibilità di personalizzare il layout offerta invece dalla prima powerboat del cantiere.


Ottima l’abitabilità del ponte di coperta, dove si viene accolti da una dinette con un divano a murata e uno a L, con al centro un tavolo pieghevole. Sulla sinistra c’è un passaggio che porta al mobile cucina e alla zona timoneria, molto appruata. Il tutto è coperto da un hard top in carbonio con tendalino apribile. Il parabrezza è squadrato e gli estremi del tettuccio hanno un recesso a cui tenersi durante il passaggio verso prua.


Aumentano gli spazi anche sottocoperta rispetto allo Shadow. Nella zona di prua, a tutto baglio, è possibile avere un letto matrimoniale oppure due letti singoli, disposti lungo la V di prua, che si possono utilizzare anche come sedute frontali di un salottino, con un tavolo al centro. La prima soluzione, invece, è indicata per chi vuole trascorrere un fine settimana fuori dormendo a bordo. Anche le dimensioni del locale toilette sono aumentate, così come l’altezza disponibile appena scesi sottocoperta. Nel bagno troviamo anche la doccia, che esce estraendo il rubinetto del lavandino. Tutto ha un aspetto molto curato, con un’attenzione ai dettagli che non viene mai esaltata ma che si tocca con mano.

1/10

IL SEGRETO DELLA CARENA

La carena di OverShadow è la stessa dello Shadow e presenta un doppio redan ed è stata studiata da Jarkko Jamsèn, che ha utilizzato anche la tecnologia CFD per migliorare le prestazioni, tanto che la velocità minima di planata si attesta già intorno ai 12 nodi con la motorizzazione optional, ovvero la coppia di Volvo Penta D6 DPI da 440 cv, come quella utilizzata in prova. La versione standard ha due motori simili ma da 400 cv ciascuno. A bordo c’è anche un generatore da 6 kW per alimentare anche le utenze che assorbono più energia, come aria condizionata e piastra a induzione. Tutti i dati che trovate nella scheda tecnica sono stati forniti dal cantiere e rilevati con condizioni meteo ottimali. La nostra, prova, invece, è avvenuta in un contesto proibitivo, con onde alte fino a 2,5 metri, che alla fine di una giornata del salone di Cannes hanno visto tutti restare all’ormeggio e annullare le prove in mare. Tutti tranne OverShadow, che nonostante i marosi è uscito dimostrando di non temere nulla e superando i 30 nodi. Con queste premesse era inevitabile che qualche spruzzo entrasse nel pozzetto dall’apertura tra il parabrezza e il tettuccio. Normalmente, invece, la coperta resta asciutta e il timoniere è ben riparato. I dati in una situazione più normale, invece, rilevano anche ottimi consumi. Alla velocità massima di 43 nodi, i due motori consumano meno di 180 litri di carburante ogni ora. La velocità di crociera si attesta tra i 25 e i 30 nodi, intorno ai 2.700 giri, con un consumo di circa 85 lt/h. Anche raggiungendo i 30 nodi, la necessità di diesel è sotto ai 100 lt/h. Un ruolo determinante lo gioca il trim, che permette di sollevare buona parte dalla prua dall’acqua. Movimenti che chi è al timone percepisce bene, grazie a una posizione molto avanzata della postazione che rende il compito del pilota ancora più piacevole.

Prestazioni

Giri motore rpmVelocità nodiConsumo lt/hConsumo lt/mgAutonomia mgAutonomia ore
1.0006,39,81,5661197
1.5008,7262,9931837
2.00011,1615,5017316
2.50021,5753,4927213
2.80027,5843,0531111
3.00030,4983,2229510
3.20033,91123,302888
3.50037,31303,492737
3.70040,51483,652606
3.85043,01734,022365

Condizioni della prova: località Cannes, mare calmo, vento 4 kt. Persone a bordo 4, carburante imbarcato 320 lt, acqua imbarcata 52 lt

I dati del performance test sono forniti dal cantiere in quanto durante la nostra prova le condizioni del mare erano proibitive.

DATI

Lunghezza f.t. | Length o.a. 13,02 m
Lunghezza scafo | Hull lenght 12,73 m
Larghezza | Beam 4,40 m
Pescaggio | Draft 1,20 m
Dislocamento a vuoto | Light displacement 8.500 kg
Dislocamento a pieno carico | Full displacement 52.670 kg
Serbatoio acqua | Fresh water 156 lt
Serbatoio carburante | Fuel tank lt 950

2 x Volvo Penta D6 440 cv – 324 kW (opt)

Omologazione CE cat. | CE category B/10 – C/12 – D/18

Progetto Jarkko Jamsèn

Prezzo a partire da 795.000 euro iva esclusa

Cantiere

Nautor Swan - Pietarsaari (Finland)

Lista dealer www.swanshadow.net

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime prove