HCB 53’ SueÑos prova in mare: come va, pregi e difetti

Un center console che può essere allestito come la barca dei propri sogni: per la pesca, per veloci traversate, per party sull’acqua o come luxury tender. Tanto americana ma asseconda anche i desiderata dell'armatore mediterraneo

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Dopo il grande successo ottenuto in America, dove queste barche vengono progettate e costruite a immagine e somiglianza del diportista Usa, ora la nuova sfida dei center console HCB è varcare l’oceano e approdare anche in Italia e in tutto il Mediterraneo. Per farlo, il cantiere americano ha stretto una partnership con Spencer Ship Monaco, che ha esposto uno dei modelli di HCB allo scorso Monaco Yacht Show, diventato subito l’attrazione dell’area Adventure. I center console di HCB Yachts sono barche iconiche e il 53’ Sueños è forse il modello di maggior successo. Lo abbiamo provato con a poppa quattro motori Mercury V12 da 600 cv, per un totale di 2.400 cv. Sulla scheda tecnica, alla voce “Motorizzazione massima”, infatti, il cantiere indica “No max”.

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TUTTO PERSONALIZZABILE

Ogni parte dell’imbarcazione è personalizzabile e questo permette al suo proprietario di realizzare la barca dei suoi sogni, interamente costruita dal cantiere con un team di 17 ingegneri e 500 maestranze. La versione in prova, “Carla”, era allestita all’insegna del relax e delle uscite in mare. Nella V di prua ci sono due divani che possono essere uniti da un pannello e cuscinerie per creare un unico grande prendisole. Imponente il doppio divano fronte marcia con portabicchieri centrale. A poppa, altri divani e zone relax, con un mobile cucina dotato di barbecue portatile. Sottocoperta l’altezza è ottima e supera i due metri. Scendendo troviamo un’altra zona cucina, con lavello e microonde, e un letto matrimoniale king size, dove però l’altezza si riduce drasticamente per metà della sua superficie. Il bagno è ampio e agevole, con box doccia separato. Se l’armatore avesse voluto una barca vocata alla pesca, la coperta avrebbe potuto ospitare altre attrezzature dedicate (anche in questo modello sotto alla seduta di poppa c’è la vasca del vivo), la cabina sarebbe potuta diventare una zona storage e addirittura si sarebbe potuta installare una torre sopra la console.


La parte centrale è il cuore delle barche HCB. La center console è solida e robusta e accoglie gli ospiti con sei sedute ricche di appigli e protette da vento e spruzzi, grazie a un parabrezza frontale e posteriore, con i vetri laterali anteriori che si possono aprire per aumentare la superficie di protezione. Ottima la visuale. In plancia tre Garmin (uno centrale da 22” più due laterali da 17”) e timoneria con pomello.


La lista degli optional installati è lunga, quella degli orpelli disponibili quasi infinita. Tutto è nell’utilizzo che vuole farne l’armatore. A bordo di “Carla”, ad esempio, è impossibile non notare le tante casse audio: ce ne sono 22, per un impianto degno di una discoteca. A cui si aggiungono 14 faretti Led sopra e sotto l’acqua per creare giochi di luce e set di atmosfera. Ci sono led colorati anche nelle due docce i cui soffioni sono integrati nell’hard top. Frigoriferi e spazi per i calici non mancano, così come le sedute e il Seakeeper 6 per rimanere stabili quando si è alla fonda.

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A TUTTA POTENZA

A Montecarlo c’è un’onda lunga alta un metro, residuo del maltempo dei giorni precedenti. La navigazione risulta molto confortevole alle diverse andature. La velocità di crociera è intorno ai 35 nodi, eppure sembra di stare su un treno. La carena tende a buttare verso l’esterno l’acqua sollevata dall’impatto con le onde e a bordo non arriva neanche una goccia. La virata è molto stretta grazie ai fuoribordo Mercury con piede sterzante e l’angolo di sbandata, per quanto notevole, a bordo non si percepisce più di tanto. Il rumore dei motori è discreto e non disturba la conversazione. Per iniziare a sentire qualche salto sulle onde (con atterraggi non così tanto soft) bisogna superare i 50 nodi e affondare la manetta fino alla velocità massima di 54,3 nodi.

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ANCHE PER IL MEDITERRANEO

Così come per le auto, anche per le barche gli americani hanno dimostrato di badare alla sostanza. Quando si dice che “è una barca molto americana” non bisogna pensare solo agli eccessi, come la motorizzazione spinta o l’impianto audio che potrebbe tenere sveglio un intero golfo. Bisogna invece apprezzare la qualità costruttiva, la robustezza, i tanti spazi e la possibilità che offre il cantiere di personalizzare ogni angolo della barca, grazie al fatto che tutto viene costruito in azienda. HCB produce 80 barche l’anno e ogni scafo richiede dalle quattro alle 12 settimane di tempo. Su questo modello l’allestimento è molto mediterraneo, fatto per vivere all’aria aperta.


La cabina permette di passare una o più notti fuori e, nei prossimi modelli, le altezze saranno più confortevoli per tutta l’estensione del letto. Diportisti corsaioli, pescatori accaniti e amanti del lusso trasformeranno in realtà il loro sogno. Compreso quello di armatori che vogliono sentire “propria” la loro barca e condurla senza equipaggio. Spazi da yacht e manovrabilità da natante: grazie ai Mercury V12, 53’ Sueños è in grado di traslare in ogni direzione con un tocco di joystick, come in una danza sull’acqua.

Scheda tecnica

Lunghezza f.t. | length o.a. 17,40 m
Lunghezza senza motori | lenght without engines 15,88 m
Larghezza | beam 3,96 m
Pescaggio motori su/giù | draft engines up/down 81/112 cm
Angolo di carena | deadrise 22°
Dislocamento a vuoto | light displacement 1.497 kg

Serbatoio acqua | fresh water 220 lt

Serbatoio carburante | fuel tank 3.785 lt

Motori | engines 4 x Mercury V12 600 cv

Progetto HCB Yachts

Prezzo a partire da 2.200.000 euro iva esclusa con 4 x Mercury V12 600 cv

Prezzo barca prova 2.800.000 euro + Iva

Prestazioni

Cantiere

HCB Yachts – Vonore (Tennessee, USA)
Distribuzione Italia ed Europa www.spencership.com

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